I Quaresimali sono stati la mia ossessione di questa Quaresima: li ho preparati 4 volte perchè non riuscivano ad arrivare a Pasqua!
Sono antichi dolci Liguri tradizionali della quaresima, quando secondo i dettami della chiesa cattolica è vietato il consumo di alimenti animali. Infatti sono a base di mandorla, zucchero e acqua di fiori d’arancio (io aggiungo anche poco bianco d’uovo per migliorare la consistenza).
Spuntano come fiori a privamera in tutte le vetrine delle pasticcerie Genovesi. Ci sono poi quelle storiche che dei quaresimali ne hanno fatto la loro bandiera, come l’antica Confettiria Romanengo. Su di loro ho scritto qualche anno fa un post che descrive il dietro le quinte del loro laboratorio durante la Quaresima e raccontare la storia dei quaresimali, è questo: Le mie botteghe: i quaresimali di Romanengo e il rumore dello zucchero.
Ecco la mia ricetta, direi ormai collaudata. Divertitevi a prepararli, magari anche con i bambini!
Ingredienti
- 250 gr di mandorle dolci
- 25 gr di armelline (mandorle amare, opzionali)
- 250 gr di zucchero a velo (più altro per spolverare il piano di lavoro)
- 2 albumi
- 15 ml di acqua di fiori d’arancio
- 2 cucchiai di marmellata di fichi
- zuccherini colorati e bianchi per decorare
Per la glassa
- 250 g di zucchero a velo
- succo di 1/2 limone
- 3 cucchiai di acqua
Istruzioni
- Procedimento
- Tritate finemente nel mixer, con modalità a intermittenza) le mandorle con lo zucchero a velo. Aggiungete tutta l’acqua di fiori d’arancio. Aggiungete quindi l’albume di un uovo, leggermente sbattuto (non deve incorporare aria), poco alla volta. Regolatevi ad occhio e al tatto. Dovete ottenere un impasto dalla consistenza compatta e non appiccicosa. Tenete in frigo almeno 1 ora fasciato in pellicola trasparente.
- Preriscaldate il forno a 160°C.
- Spolverate il piano di lavoro con zucchero a velo. Stendete 1/3 della pasta con un mattarello dello spessore di circa 1 cm e ricavatene dei rombi.
- Stendete la restante parte sempre dello spessore di 1 cm e ricavate dei dischi di circa 5 cm di diametro aiutandovi con una tazzina o con un coppa-pasta. Create al centro un incavo per la glassa e decorate i bordi con i rebi di una forchetta.
- Reimpastate gli avanzi di pasta e create dei salsicciotti spessi circa un mignolo e ricavatene delle piccole ciambelline.
- Stendete i dischi (tradizionalmente detti marzapani) i rombi (detti mostaccioli) e le ciambelline ( detti canestrelletti) su una teglia rivestita di carta da forno e infornate per 10 minuti (per far cuocere il bianco d’uovo). Lasciate raffreddare.
- Unite i rombi a coppie con un velo di marmellata di fichi.
- Spennellate i canestrelletti con un pochissimo sciroppo di zucchero (si fa facendo sciogliere sul fuoco 2 cucchiai di zucchero in 1 cucchiaio d’acqua) e decorateli con gli zuccherini, meglio se bianchi.
- Preparate la glassa fondente. Mescolare lo zucchero con il succo di limone con un frullino. Poi aggiungete poche gocce d’acqua alla volta fino ad ottenere la giusta consistenza (liquida ma densa).
- Dividete la glassa parti uguali e coloratela a piacere con i colori alimentari.
- Versate la glassa nei marzapani e decorate il centro con zuccherini colorati.
In una delle volte in cui ho preparato i quaresimali ci siamo divertiti a dividere l’impasto e a colorarlo con diversi colori per formare tante ovette.
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Una breve carrellata delle ricette di Pasqua che puoi trovare qui sul blog:
- Come piatto principale, agnello con i carciofi. L’agnello è una tradizione antichissima…
- Sempre come piatto principale, spesso servito nonostante l’agnello, la Cima.
- Ovviamente non manca la Torta Pasqualina, fatta con i carciofi come si usava a casa mia.
- per finire il pranzo in dolcezza, i Cavagnetti, piccoli cestini di pasta dolce con un uovo al centro.
Di nuovo, Buona Pasqua!
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