Febbraio è il mese in cui qui in Liguria compaiono i primi carciofi sui banchi del mercato. I più ambiti, i più buoni, sono i carciofi di Albenga, meglio conosciuti come carciofi violetti spinosi di Albenga. La loro peculiarità? Le foglie. Acquerellate di verde scuro con sfumature violacee e spine gialle, sono eccezionalmente tenere, croccanti e dolci. Ciò li rende perfetti anche per essere consumati crudi in insalata (anche il gambo, mi raccomando!).
I carciofi di Albenga sono una coltura locale antica. Pensa che erano rinomati i tutta Europa già in epoca rinascimentale, tanto che il famoso gastronomo francese Parmantier verso metà del 1700 li definì lo “zucchero genovese”.
Esiste anche un altro carciofo famoso in Liguria, è il Carciofo di Perinaldo, coltivato nel territorio montano del paesino di Perinaldo (Ponente Ligure) e Presidio Slow Food della Liguria. È un carciofo senza spine, tenero e senza barbe all’interno, che si raccoglie però a maggio. La produzione è così piccola che difficilmente si riesce a trovare fresco fuori dal suo paese natale. Se hai fortuna lo puoi trovare sott’olio!
Come si cucinano i carciofi in Liguria?
Innanzi tutto i carciofi stufati sono un ripieno ottimo per le torte di verdura e in particolare per la Torta Pasqualina, nella sua versione più elitaria di Torta di Carciofi.
I genovesi, poi, amano accompagnare l’agnello con i carciofi, anche questo un piatto della tradizione pasquale. E ancora, molto comune è il sugo di carciofi per condire la pasta, nella sua versione in bianco con prezzemolo e maggiorana oppure con il pomodoro (la ricetta arriva a breve).
I carciofi, infine, si legano benissimo anche con le uova. E, infatti, un modo tradizionale per cucinarli è in fricassea, ossia in umido e legati prima di servire con una crema di uovo sbattuto leggermente acidulo e limone.
L’altra ricetta, che condivido oggi, è quella della frittata di carciofi alla genovese. La particolarità di questa ricetta è la presenza, accanto ai carciofi, di mollica di pane bagnata nel latte. Un “trucco” di cucina, questo, che aumenta le porzioni e diminuisce la spesa complessiva del piatto (i carciofi da sempre sono un prodotto molto costoso) utilizzando del pane, spesso raffermo. Un ottimo esempio di come la cucina ligure tradizionale, quella paesana e di tutti i giorni, sia naturalmente una cucina anti-spreco.
Come si scelgono i carciofi migliori?
Prima di lasciarti alla ricetta, però, devo farti una raccomandazione. Quando compri i carciofi scegli solo i migliori. Li riconosci perché hanno la punta chiusa, sono duri e compatti al tatto, le foglie esterne sono di color verde scuro, all’interno hanno poca peluria, il gambo è rigido e le foglie che partono dal gambo sono turgide.
Ingredienti
- mezza cipolla rossa
- 30 g di mollica di pane
- Mezzo bicchiere di latte
- 6 carciofi (meglio se di Albenga)
- 1 limone
- 4 cucchiai di olio Evo
- 2 cucchiai di prezzemolo fresco tritato
- 4 pomodorini pachino
- 4 uova
- 2 cucchiai di parmigiano reggiano grattugiato
- 1 cucchiaino di maggiorana finemente tritata
- Sale
- Pepe
Istruzioni
- Tritate finemente la cipolla.
- Tagliate la mollica di pane a cubetti e mettetela a bagno nel latte.
- Pulite e mondate i carciofi dalle foglie esterne più dure, rimuovete la barba interna, tagliateli a fettine sottili e metteteli a bagno in una ciotola con acqua e limone.
- Versate 2 cucchiai di olio evo in una padella antiaderente e fatevi soffriggere la cipolla tritata e due cucchiai di prezzemolo per circa due minuti. Aggiungete quindi i carciofi a fettine ben scolati e i pomodorini tagliati in quarti. Regolare di sale e lasciate rosolare per 10 minuti aggiungendo di tanto in tanto poca acqua fino a quando i carciofi saranno teneri.
- Levate dal fuoco e lasciate intiepidire.
- Nel frattempo sbattete le uova in una ciotola, aggiungete il parmigiano, la maggiorana tritata e la mollica di pane ben strizzata. Aggiungete i carciofi stufati e mescolate bene. Regolate di sale e pepe. Mettete nuovamente la padella antiaderente sul fuoco con due cucchiai d’olio. Quando l’olio sarà caldo versatevi dentro l’uovo con i carciofi e fate cuocere a fuoco medio fino a quando la base non sarà rappresa e dorata. Girate quindi la frittata aiutandovi con un piatto grande e fatela rapprendere anche dall’altro lato.
- Servite calda accompagnata con fette di pane tostato.