Quanti pensieri si affastellano nella mente in questo periodo: cose da fare, da progettare, alcune addirittura da ideare. Mentre nel cuore si ricorrono persone da accudire, da aspettare, da incontrare, da sentire o anche solo da ricordarsi di ricordare.
E poi – giusto giusto all’inizio dell’inverno – è arrivata la prima neve sulle alture di Genova e non si poteva non festeggiare. Quindi di corsa a comprare (e provare, riprovare e poi andare a cambiare) l’armatura adatta per affrontare stremanti battaglie a palle di neve.
E poi Natale che si avvicina, con il suo carico d’emozioni da trasformare in biscotti profumati allo zenzero, alberi scintillanti, ghirlande di luci sempre accese sul terrazzo, e pacchetti colorati nascosti dentro l’armadio.
Un periodo stordente, direi. Butto giù brevi appunti per tutto, scrivo interminabili elenchi di cose da fare suddivisi scientificamente per categoria che poi, quotidianamente, si perdono da qualche parte.
Riuscire a concentrarsi davanti al computer per più di mezz’ora sembra un’impresa quasi impossibile. Così resta indietro il libro che sto scrivendo come i post che ho programmato da tempo e che verranno immancabilmente travolti anche loro dallo spirito natalizio.
Per fortuna, in questo accumularsi di progetti, riesco ancora abbastanza agilmente a cucinare, anche se il tempo che gli dedico non è quello che vorrei. Spesso preparo piatti che cuociono da soli, così io intanto faccio qualcos’altro. Come ad esempio i sughi, che una volta impostati, borbottano poi silenziosamente sotto il coperchio senza bisogno di essere disturbati. Come ad esempio il sugo di funghi alla Genovese – come lo chiamiamo in casa – preparato secondo le ricette tradizionali con i funghi secchi, quelli raccolti proprio durante l’autunno e messi da parte proprio per poter essere ricordati in questi primi giorni d’inverno.
L’ho preparato ieri e poi ci ho condito quelle trenette artigianali, gialle spesse e ruvide, comprate nella botteguccia gastronomica più golosa di Genova, che da qualche giorno aspettavano ansiose in dispensa il momento giusto per fare la loro entrata in scena .
Un piatto decisamente confortante per questo confuso periodo dell’anno, ancor meglio se accompagnato da un bicchiere di buon vino rosso che scalda il cuore.
Provatelo! Io vi lascio la ricetta. Buon inizio dicembre a tutti voi.
Ingredienti
- 30 g di funghi secchi
- 2 acciughe salate
- 1 spicchio d’aglio
- 6 cucchiai d’olio
- 400 g di pomodori pelati
- 30 g di pinoli
- sale q.b.
Istruzioni
- Mettete i funghi secchi a bagno di acqua tiepida per almeno un’ora.
- Una volta rinvenuti strizzateli con le mani (tenete da parte mezzo bicchiere dell’acqua dei funghi) e tritateli con lo spicchio d’aglio e le acciughe salate.
- Versate l’olio in una casseruola e fatevi soffriggere il battuto di funghi per 5 minuti, stando attenti a non bruciarlo.
- Pestate i pinoli nel mortaio (o tritateli nel frullatore) e stemperateli con 2 cucchiai di acqua fredda.
- Versate nella casseruola i pomodori pelati e la “lattata” di pinoli e fate cuocere a fuoco lento per 40 minuti (se necessario aggiungete di tanto in tanto un cucchiaio d’acqua dei funghi).
- Una volta raggiunta la consistenza desiderata regolate di sale e pepe a vostro piacimento.
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